LA RESPONSABILITA’ AMBIENTALE E LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI

26.06.2023 16:52

I cambiamenti climatici stanno producendo una vera e propria rivoluzione ambientale, condizionando il nostro stile e le scelte corrette di vita necessarie a contribuire in modo concreto, coerente e responsabile per raggiungere gli obiettivi di ottimizzazione dei costi economici, del risparmio delle risorse, evitare gli sprechi ma soprattutto migliorare le condizioni di vita del pianeta salvaguardando l’ambiente che circonda l’uomo attraverso l’abbattimento dei gas nocivi in atmosfera. Tra le strategie di primaria importanza capaci di elevare gli standard qualitativi vi è l’adozione delle fonti di energia alternative e tra esse la tecnologia del solare. Nella società civile si sta facendo strada la consapevolezza della necessità di assumere comportamenti responsabili nella vita di tutti i giorni, sia nelle case che nelle aziende, promuovendo la cultura della ecosostenibilità, mediante scelte che abbiano ricadute positive nel sociale e nell’ambiente. Tale cambiamento di vita a favore della sostenibilità sociale e ambientale ci vede in prima fila nel trasmettere alle future generazioni il valore sull’assunzione di comportamenti responsabili. Tra le nostre priorità c’è quella di educare i giovani e i giovanissimi attraverso percorsi formativi approntati su uno stile di vita ecosostenibile. Pertanto è necessario mettere le basi e far entrare in contatto le giovani generazioni con un tema così importante che è nell’aver cura del nostro pianeta. Coinvolgere con una didattica semplice ma efficace anche i più piccoli utilizzando idonei strumenti educativi, affinché  possano recepire le regole di una corretta condotta ecologica. La tecnologia del fotovoltaico oggi concentra su di sé un interesse maggiore poiché ai sistemi fotovoltaici tradizionali si sono aggiunti sistemi fotovoltaici integrativi nell’edilizia. Pertanto non solo impianti cosiddetti invasivi che non ricevevano il giusto riconoscimento, nonostante i vantaggi economici del conto energia, ma l’uso di elementi che conciliano l’esigenza di conservare l’architettonico e la possibilità di autoprodurre energia elettrica dal solare. Riportiamo di seguito una sintesi di quanto contenuto nella guida alle applicazioni innovative finalizzate all’integrazione architettonica del fotovoltaico del DM 5 luglio 2012 (GSE 5° Conto Energia).
Il modulo fotovoltaico non convenzionale consiste in un prodotto edilizio, unico e

inscindibile, commercialmente identificato e certificato ai sensi della normativa tecnica richiamata nell’Allegato 1-A.

A questa categoria appartengono:

a) moduli fotovoltaici flessibili;

b) moduli fotovoltaici rigidi quali:

- nastri in film sottile su supporto rigido;

- tegole fotovoltaiche;

- moduli fotovoltaici trasparenti per facciate, finestre e coperture (opportunamente

realizzati e installati per consentire il passaggio della luce all’interno dell’involucro

edilizio). Il modulo fotovoltaico non convenzionale o la superficie fotovoltaica, unitamente al sistema di montaggio (nel caso di componente speciale), sostituiscono elementi edilizi tradizionali e garantiscono, oltre la produzione di energia elettrica, le seguenti funzioni tipiche di un involucro edilizio:

- la tenuta all’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;

- una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;

- una resistenza termica tale da non compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.
Moduli fotovoltaici flessibili per coperture

I moduli fotovoltaici flessibili sostituiscono il tradizionale materiale di rivestimento del tetto dello edificio, diventando parte integrante della copertura.

Dal punto di vista funzionale i moduli fotovoltaici flessibili devono garantire:

- la tenuta all’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;

- una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;

- una resistenza termica tale da non compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.
Moduli fotovoltaici rigidi per coperture

I moduli fotovoltaici non convenzionali sostituiscono il tradizionale materiale da costruzione del tetto dell’edificio, diventando parte integrante della copertura.

Dal punto di vista funzionale i moduli fotovoltaici non convenzionali devono garantire:

- la tenuta all’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;

- una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;

- una resistenza termica tale da non compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.
Nastri in film sottile su supporto rigido
Le principali tipologie installative risultano le seguenti:
- coperture coibentate. La superficie fotovoltaica è parte integrante di un sandwich dotato di uno strato di isolamento termico;
- coperture metalliche. La superficie attiva fotovoltaica è assemblata sul supporto metallico.

Tegole fotovoltaiche

I tradizionali prodotti edilizi atti a garantire la tenuta, quali tegole in laterizio, cemento, ardesia o materiali ceramici, possono essere sostituiti da speciali tegole fotovoltaiche per assolvere la stessa funzione di impermeabilizzazione del tetto.

Moduli fotovoltaici trasparenti

Vetri per coperture

I moduli fotovoltaici non convenzionali vetro-vetro trasparenti (in silicio amorfo con trasparenza omogenea) o vetro-vetro semitrasparenti (utilizzo di celle standard distanziate fra di loro o di celle semi-trasparenti) sostituiscono superfici vetrate.

Tali moduli devono essere opportunamente progettati e installati al fine di garantire il passaggio della luce all’interno dell’involucro edilizio.
Vetri per facciate e finestre

I moduli fotovoltaici non convenzionali vetro-vetro (trasparenti, semitrasparenti) sostituiscono le convenzionali specchiature degli infissi.
In conclusione possiamo affermare che alcune soluzioni rappresentate nel testo rendono l’idea delle interessanti variabili che il mercato del fotovoltaico offre per la produzione di energia pulita e per il contrasto sugli effetti negativi prodotti dall’inquinamento da fonti energetiche non rinnovabili.  

Alessandro Gorga

 

 

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